Cenni Storici dell’Istituto Superiore di Studi Religiosi a Verona

Brevi cenni storici (1) a cura di Fratel Enzo Biemmi, tratti dal suo intervento in occasione del 50° di istituzione dell’ISSR di Verona (29/11/2017).

1. La nascita
L’attuale ISSR è stato fondato il 20 ottobre 1967 dal Vescovo Giuseppe Carraro, che si trovava a Roma, a due anni dalla fine del Concilio, e partecipava al primo sinodo dei Vescovi. Lo chiamò“Scuola di teologia per laici e religiose” e lo intitolò a “S. Pietro Martire di Verona”. Nella sua lettera spedita da Roma definiva questa iniziativa come «una offerta di luce» per la diocesi.

Le sue intenzioni erano chiare: faceva di questa scuola il veicolo più significativo per la ricezione del Concilio Vaticano II per i laici e le religiose nella sua diocesi. L’offerta di un percorso serio di teologia aperto a tutti completava così l’altra iniziativa, la fondazione dello Studio Teologico San Zeno operata due anni prima (ottobre 1965) come confederazione del Seminario diocesano, del Seminario per l’America Latina e degli Istituti religiosi maschili presenti in diocesi (Stimmatini, Camilliani e Comboniani) e dedicato alla formazione teologica dei candidati al presbiterato.

Il Vescovo Carraro affidava l’insegnamento della teologia di questa scuola per i laici agli stessi docenti dello Studio teologico, perché la qualità dell’insegnamento fosse uguale e affinché maturasse in tutta la chiesa veronese la stessa visione conciliare. Un episodio degli inizi, testimoniato dal primo direttore, lo Stimmatino Padre Ignazio Bonetti, è particolarmente significativo. Egli ricorda che, dopo l’entusiasmo del primo anno, l’impostazione dell’insegnamento teologico aveva suscitato delle perplessità in alcuni ambienti non sintonizzati sull’onda del Concilio, e anche tra alcune Superiore di Istituti religiosi femminili, che chiesero un incontro in episcopio con il vescovo Carraro. Questi le ascoltò e «con un intervento pieno di quella saggezza e di quell’equilibrio che gli erano universalmente riconosciuti» non ebbe difficoltà a chiarire le cose, esortandole caldamente «a prendere sul serio il Concilio con le sue esigenze di rinnovamento: nella vera docilità allo Spirito che fa nuove tutte le cose» (2). Ho voluto riportare questa testimonianza perché costituisce un vero e proprio mandato, ma anche perché si tratta di una specie di leitmotiv che accompagna la storia dello Studio Teologico S. Zeno e dell’ISSR. L’insegnamento di una rinnovata teologia in dialogo con le scienze umane è stato il luogo più significativo per traghettare a una nuova visione di chiesa e di fede e a un nuovo stile di presenza nel mondo: quello auspicato dal Concilio. Questo ha comportato anche una inevitabile tensione tra visioni diverse, suscitando talvolta perplessità e resistenze. Possiamo dire a 50 anni di distanza (52) che l’insegnamento della teologia a Verona non è venuto meno al suo mandato iniziale di fedeltà al Concilio, rendendo la fede intellettualmente sensata e la comunità ecclesiale che vive su questo territorio culturalmente abitabile e significativa.


1. Questi brevi cenni storici sono stati ricavati dagli archivi dell’ISSR “San Pietro Martire”, dalla lettura delle relazioni di fine anno dei Direttori a partire dall’anno accademico 1998-99 e dai seguenti precedenti contributi: Istituto di Scienze Religiose “S. Pietro Martire” – Verona, Teologia: itinerario verso una fede adulta. Per il venticinquesimo della Scuola di Teologia “S. Pietro Martire di Verona” (1967-1992), Verona 1993; Dario Cervato, Storia, http://www.teologiaverona.it/issr/storia.htm.

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