Lectio magistralis di Salvatore Settis a Monza in occasione dell’apertura delle attività dell’associazione Zefiro. Per l’intellettuale servono un «imperativo ecologico» e un «pensiero comune pratico» per un comunità di vita di uomini e ambiente.
«La bellezza non salverà proprio nulla, se noi non salveremo la bellezza». Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte dal curriculum internazionale, tiene a battesimo la neonata associazione culturale monzese Zefiro con una lectio magistralis dedicata alle responsabilità dell’uomo di oggi di fronte al futuro.
Lo ha fatto martedì sera, 5 ottobre, nell’aula magna del liceo classico Zucchi di Monza, di fronte a una platea attenta a cui, di colpo, sembra di ritrovarsi in università. Il vento di cultura che Zefiro, presieduta da Fabio Resnati, inizia a far spirare in città, si intensifica grazie alle citazioni e dei richiami del professor Settis, che spaziano da Ippocrate a Platone, che toccano il diritto romano, che chiamano in causa Nietzsche e Dostoevskij e che ripercorrono il pensiero di filosofi contemporanei come Susan Sontag e Hans Jovis.
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