Smartphone e social vietati agli adolescenti: il nostro sì, il nostro no

Condividiamo questo articolo per riflettere insieme sui smart divieti

  • Viviana Daloiso e Pietro Saccò, danno il loro punto di vista “smart”
  • Fonte: AVVENIRE

Ha superato le mille firme in poche ore la petizione su Change.Org per chiedere di vietare l’uso degli smartphone agli Under 14. «Chiediamo al governo italiano di impegnarsi per far si’ che nessuno dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze possa possedere uno smartphone personale prima dei 14 anni e che non si possa avere un profilo sui social media prima dei 16» si legge nell’appello di cui sono primi firmatari il pedagogista Daniele Novara e lo psicoterapeuta Alberto Pellai. La petizione chiede un’ulteriore stretta sull’uso dei cellulari per i giovanissimi dopo il divieto di averli in classe fino alla terza media deciso dal governo. È stata sottoscritta da intellettuali e personalita’ del mondo dello spettacolo, da Paola Cortellesi a Piefrancesco Favino, da e Alba Rohrwacher a Luca Zingaretti.

Giusto vietare, c’è un’emergenza educativa da affrontare

Su milioni di app che si possono scaricare su uno smartphone quelle che potrebbero essere davvero utili per un ragazzo o una ragazza di 12-13 anni sono poche: l’antichissima app “telefono”, buona per parlare con gli amici e ottima per rassicurare gli ansiosi genitori contemporanei (con telegrafiche telefonate tipo «vengo a casa», «va bene, state tranquilli»); la coeva app “sms”, per recapitare ancora più rapidamente i medesimi messaggi a mamma e papà; e la moderna Maps di Google, per orientarsi in città negli anni in cui ci si guadagna la prima fetta di vera autonomia. Poi, naturalmente, Spotify o qualcosa del genere per ascoltare la musica. Di tutto il resto – a partire da TikTok e Instagram – che cosa dovrebbe farsene un preadolescente?


LEGGI TUTTO

La tua filosofia di vita
può essere uno spunto di riflessione per tanti, condividila.


    Aiutaci a prevenire lo spam rispondendo alla domanda in numero