Natale: essere minoranza non è una punizione

il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra riflette sul tempo dell’Avvento

L’Avvento è il tempo in cui i credenti sono invitati a prepararsi alla venuta del Signore, un tempo nutrito di attesa e di speranza. Con il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ci siamo interrogati sul senso di questa attesa per capire se ancora sappiamo cercare Dio nel nostro quotidiano avendo nel cuore l’urgenza della venuta di Cristo.

L’etimologia della parola “attendere” esprime una “tensione verso”, un atteggiamento attivo e non passivo da parte del credente. Come si può mantenere vivo il desiderio bruciante della fede?

Il verbo “tendere” può avere una connotazione positiva quando indica un atteggiamento creativo da parte del credente, una sorta di proiezione verso l’orizzonte, il contrario esatto dell’indifferenza che con la sua mano gelida si ramifica non solo nella società ma anche nella vita di chi crede. Parimenti la tensione ha connotazione negativa quando si fa elemento di paura, preoccupazione, chiusura, come il Covid ci insegna. Anche la parola “tendenza” è ambivalente: può indicare la ricerca costante di una nuova direzione ma degenerare e ridursi a un semplice orientamento comune e sociale. Il rischio c’è anche per la fede e soprattutto per la religione: esse non devono essere solo una tendenza, mera iscrizione ideale ad una chiesa ma debbono ritrovare la purezza e la forza di una tensione verso l’orizzonte fondamentale del credere.


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