“Il silenzio apre all’uomo l’abisso del nulla e del tutto…” ( Michele Iodico).
Nel passato gli uomini consideravano il silenzio preziosa abitudine, necessaria per la riflessione sugli accadimenti del mondo.
Gli uomini cercavano il silenzio per meditare, per pregare o per ritrovare la serenità; per farlo si recavano in “Santuari muti” come le foreste, il mare aperto, la montagna, la notte. Nel silenzio, lontano dal mondo, l’uomo poteva ascoltare i suoni della natura e trovare la pace e la solitudine.
Nella storia dell’uomo abbiamo avuto due momenti decisivi: il primo, circa 12.000 anni fa, segnato dal passaggio dalla vita nomade alla vita sedentaria con la nascita del paesaggio rurale, caratterizzato dai suoni della campagna e della fattoria; il secondo avvenuto negli ultimi secoli con il passaggio dalla campagna alla città, la rivoluzione industriale partita dall’Inghilterra e la rivoluzione elettronica dopo.
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