Perché Nicola amava il calcio e nel lontano 1995 aveva fondato con degli amici il gruppo sportivo “Niù Castel”, assumendone da subito la presidenza. Giocava nella squadra di calcetto della società. Era il bomber e guai a chi osava metterne in discussione il ruolo. Questo sport, componente importante della sua vita, era per lui un’occasione di incontro, la celebrazione dello stare insieme sano e divertente, il naturale prolungamento della sua attività principale nell’edicola di Montorio, punto di ritrovo di giovani e meno giovani del paese.
Poi nel 2004 se n’è andato in pochissimi giorni, lasciandoci attoniti, addolorati e senza parole.
Ma Nicola era la vita, la gentilezza, l’ironia, il divertimento, la generosità, la dedizione alla sua bella famiglia, l’altruismo, la diplomazia, la modestia, l’intelligenza, la correttezza sempre e dovunque, la capacità di sdrammatizzare e tante altre cose belle che non potevamo dimenticare perché l’amicizia, quella vera, non è spazzata via neanche dalla morte.
E Nicola continua a vivere perché sempre fresco è il ricordo che abbiamo di lui e sempre rinnovato è ogni anno l’entusiasmo che ci induce a farlo conoscere attraverso il Torneo “Nico nel cuore”
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