La filosofia dello sport come disciplina accademica – Prima puntata

La filosofia dello sport è una disciplina filosofica che indaga il complesso e variegato universo sportivo, cercando di analizzare le implicazioni metafisiche, etico-morali, antropologico-filosofiche, pedagogico-educative e socio-politiche dello sport, inteso come attività umana.

In questo contributo ricostruiremo la genesi storica e l’evoluzione della filosofia dello sport, partendo dall’analisi delle comuni radici greche dello sport e della filosofia, per mostrare la presenza di un legame originario tra queste due discipline; successivamente, ci occuperemo del Movimento Olimpico e della riflessione intellettuale da esso stimolata, con l’obiettivo di evidenziare i punti di contatto tra la filosofia dello sport e i presupposti teorico-concettuali elaborati dall’Olimpismo. Infine, passeremo alla descrizione della nascita e dell’evoluzione storica della filosofia dello sport, focalizzandoci sulle caratteristiche fondamentali delle sue varie fasi di sviluppo e soprattutto sull’analisi delle aree di studio della disciplina, tentando di far emergere le questioni più rilevanti da un punto di vista filosofico.

Le comuni radici greche di sport e filosofia

Anche se la filosofia dello sport è un settore di studio giovane e ancora in fase di evoluzione, il legame tra sport e filosofia è molto antico e profondo ed è sancito dal comune luogo di origine. L’antica Grecia, infatti, oltre ad essere stata il teatro del passaggio decisivo dal mythos al logos, è stata protagonista anche dell’istituzionalizzazione dello sport agonistico, ospitando i Giochi Olimpici antichi fin dal 776 a. C.. Il rapporto tra sport e filosofia non si riduce, però, semplicisticamente alla condivisione del contesto storico di origine, ma affonda le radici nei principi cardine della civiltà greca: l’uguaglianza e la libertà. Proprio per questo condividiamo le parole di Isidori1, il quale afferma che

«la filosofia è nata con lo sport; vale a dire con quella cultura “agonale” del dialogo e del confronto equo tra pari che ispirava le antiche competizioni greche».

Proprio tra gli antichi filosofi greci possiamo trovare le prime considerazioni di carattere filosofico intorno all’attività fisica, lodata principalmente per il suo grande potenziale educativo e per la sua capacità di favorire uno sviluppo armonico della persona, come conferma questo passo della Repubblica di Platone:

«Dopo la musica i giovani vanno formati con la ginnastica […] Bisogna dunque che anche con questa siano accuratamente allevati per tutta la vita, cominciando fin da bambini».

Se da un lato la pratica motorio-sportiva viene riconosciuta come un elemento fondamentale per il processo formativo, dall’altra, già nell’antica Grecia, emerge il carattere ambivalente e contraddittorio dello sport, soprattutto dal giudizio etico che molti pensatori formulano nei confronti degli atleti, criticati per i loro eccessi e per i costumi corrotti, ma anche per le considerazioni in merito ai rischi e ai benefici dell’attività motoria. A tale proposito, Aristotele, nella Politica, dopo aver ribadito l’importanza della ginnastica nel sistema formativo, mette in guardia gli educatori dalle possibili conseguenze dell’agonismo precoce e da carichi di allenamento sconsiderati, affermando che fino «alla pubertà bisogna far eseguire esercizi leggeri, evitando cibi pesanti o fatiche violente, per non arrecare danno alla crescita. Prova non trascurabile che quelle cose possono arrecare danno sta nel fatto che tra gli olimpionici si potrebbero trovare al massimo due o tre individui che sono stati vincitori da giovani e da uomini maturi, perché allenandosi in gioventù si sono esauriti con esercizi violenti».

Da queste brevi riflessioni sul ruolo dell’attività fisica nell’Antica Grecia e sul rapporto tra riflessione filosofica e sport, non emerge solo l’interesse dei pensatori antichi nei confronti dello sport, ma anche la presenza di un originario ed «antico legame» tra le due discipline, che si è indebolito nei secoli successivi, quasi smarrendosi, e che è stato recuperato, come vedremo, nel XX secolo con la nascita della filosofia dello sport.


Vi aspettiamo la settimana prossima per continuare questa riflessione…

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