Il tempo che viviamo predetto nel passato

E’ inutile chiderci come ci siamo arrivati… andiamo a leggere qualche riga del passato e voilà, le risposte sono sempre state li, il problema è: quanti di noi vogliono vederle?

In fondo ciò che sta accadendo oggi era preparato da molto, anzi lo hanno pure teorizzato e scritto, basta solo leggere gli autori giusti.

Era il 1956 quando il filosofo ebreo e tedesco Günther Anders scrisse questo passaggio all’interno del suo libro.. :

Buona riflessione.


“Per soffocare in anticipo ogni rivolta,

non bisogna essere violenti.

I metodi del genere di Hitler sono superati.

Basta creare un condizionamento collettivo così potente

che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno

più alla mente degli uomini.

L’ ideale sarebbe quello

di formattare gli individui

fin dalla nascita

limitando le loro

abilità biologiche innate.

In secondo luogo,

si continuerebbe il condizionamento

riducendo drasticamente l’istruzione,

per riportarla ad una forma di inserimento professionale.

Un individuo ignorante

ha solo un orizzonte

di pensiero limitato

e più il suo pensiero è limitato

a preoccupazioni mediocri,

meno può rivoltarsi.

Bisogna fare in modo

che l’accesso al sapere diventi sempre

più difficile e elitario.

Il divario tra il popolo

e la scienza,

che l’informazione

destinata al grande pubblico

sia anestetizzata

da qualsiasi contenuto sovversivo.

Niente filosofia.

Anche in questo caso bisogna usare

la persuasione

e non la violenza diretta:

si diffonderanno massicciamente,

attraverso la televisione,

divertimenti che adulano sempre l’emotività o l’istintivo.

Affronteremo gli spiriti con ciò che è futile e giocoso.

E’ buono,

in chiacchiere

e musica incessante,

impedire allo spirito di pensare.

Metteremo la sessualità al primo posto degli interessi umani.

Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio.

In generale si farà in modo di bandire

la serietà dell’esistenza,

di ridicolizzare tutto ciò

che ha un valore elevato,

di mantenere una costante apologia della leggerezza;

in modo che l’euforia della pubblicità

diventi lo standard

della felicità umana.

E il modello della libertà.

Il condizionamento produrrà così da sé tale integrazione,

che l’unica paura,

che dovrà essere mantenuta,

sarà quella di essere esclusi dal sistema

e quindi di non poter

più accedere alle condizioni necessarie alla felicità.

L’ uomo di massa,

così prodotto,

deve essere trattato

come quello che è:

un vitello,

e deve essere monitorato come deve essere un gregge.

Tutto cio’ che permette

di far addormentare

la sua lucidità

e’ un bene sociale,

il che metterebbe

a repentaglio il suo risveglio deve essere ridicolizzato, soffocato,

Ogni dottrina che mette

in discussione il sistema deve prima essere

designata come

sovversiva e terrorista

e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali. “

Günther Anders, “L’uomo è antiquato”, 1956

La tua filosofia di vita
può essere uno spunto di riflessione per tanti, condividila.

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