L’essere vivente sta camminando in questa esistenza combattuto nella complessità delle nostre conoscenze, ignoranze e misteri.
“Viviamo ancora nell’infanzia della specie umana, tutti gli orizzonti quali la biologia molecolare, il DNA, la cosmologia cominciano ad aprirsi. Siamo propio bambini alla ricerca di risposte, e man mano che si espande l’isola della conoscienza, si dilatano anche le rive della nostra ignoranza” diceva John Wheeler.
“La rana nel fondo del pozzo non conosce l’alto mare” è una massima giapponese che avvalora con parole diverse il famoso paradosso dell’ignoranza di Socrate “L’unica vera saggezza è sapere di non saper nulla“.
Queste frasi dette dai grandi pensatori, ci fanno capire che la conoscenza non è nulla senza la coscienza. Per coscienza si intende la comprensione profonda di tutti i livelli del nostro Essere – fisico, eterico, astrale, mentale, causale – e su ognuno di essi solo l’esperienza diretta può dipanare ogni dubbio e raggiungere la Vera Realtà delle cose.
Conosciamo sempre meglio la vita, ma essa rimane sempre più misteriosa.
Dimentichiamo nella quotidianità del nostro vivere la cosa più sorprendente: l’Essere interiore, il dono più prezioso che ci hanno dato da custodire poichè in noi risiede la particella Divina che ci rende unici e inimitabili.
Come diceva S. Agostino “Non uscire da te stesso, rientra in te. Nell’intimo dell’uomo risiede la Verità“.
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