Alle origini del Credo

Introduzione al Credo

La fede è l’adesione libera e personale dell’intelletto e della volontà di credere in qualcosa o qualcuno che si ritiene veritiero e credibile, anche senza prove dirette. In particolare, la fede religiosa si fonda sull’autorità e sulla verità di Dio, e non è frutto dello studio e della ricerca, ma di un incontro personale con Lui. La fede è il modo per dare un senso alla realtà quotidiana e non entra in conflitto con la scienza, ma la cooperazione con essa. La fede può illuminare la ragione e viceversa. La Bibbia chiama “obbedienza della fede” l’atteggiamento dell’uomo che crede e si abbandona alla volontà di Dio.

Credo o simbolo della Fede

La professione di fede dei cristiani prende il nome dal Credo o Simbolo della fede, che riunisce in modo ordinato e ufficiale le verità testimoniate dagli Apostoli. Il Credo è stato definito anche “il primo catechismo romano” o il simbolo battesimale della Chiesa di Roma, ed è fondato sulle parole di Gesù Cristo e affidato alla testimonianza degli apostoli. Lo Spirito Santo ha illuminato la Chiesa apostolica nella definizione del Credo e nella fissazione dei Vangeli.

Il riconoscimento in occidente

Il Simbolo Apostolico è stato riconosciuto e apprezzato nella confessione della fede dei cristiani a partire dal Medioevo. Il testo originale del Credo si trova nel “Catechesimus Romanus”. Questo testo afferma che i cristiani devono mantenere soprattutto i capi e maestri, gli apostoli, che hanno suddiviso la fede cristiana in 12 articoli di fede. Gli apostoli hanno ricevuto dal Signore l’incarico di andare nel mondo e annunciare il Vangelo, e hanno composto il Credo affinché tutti credessero e confessassero le stesse realtà, evitando divisioni tra coloro che sono chiamati nell’unità di fede.

Struttura del simbolo

Questa preghiera è sorta a partire dalle domande battesimali sulla fede di Dio. Nel vangelo di Matteo – uno dei tre sinottici – testimonia la formula battesimale in tre momenti distinti.

  • Il battezzando esprimeva la propria fede in Dio che ha creato il mondo in Gesù Cristo,
  • il Figlio che ha redento gli uomini,
  • e l’azione dello Spirito Santo nel battesimo e nella Chiesa.

La Chiesa confessa il Dio trinitario, non come un Dio astratto che riposa in se stesso, ma come il Dio che come Padre, Figlio e Spirito entra in contatto attivo con l’uomo.

Esegesi del Credo degli apostoli

Con l’affermazione “Io Credo” confermiamo di aderire con la nostra fede e dichiarare che ciò che crediamo è vero. Questa espressione alimenta la fiducia nella presenza e guida interiore dell’Essere. La fede diventa realtà nella quotidianità e viene alimentata dalla consapevolezza della presenza dell’Essere in ogni cosa. L’adesione alla fede può essere vista come una strada interiore che aiuta a vedere la propria strada e aderire con intelligenza ad un disegno tracciato dall’alto. La fede può essere dono oppure può essere alimentata giornalmente partendo dalla credenza.

Frase per frase, il Credo

Credo in un solo Dio: la fede in un unico Dio è professata dalla religione ebraica e cristiana. Questa unicità di Dio non è contraddetta dalla dottrina della Trinità, che afferma la divinità di Gesù e dello Spirito Santo. La natura esatta della Trinità rimane un mistero insondabile per la ragione umana, ma l’unità di Dio impegna l’uomo a non sottomettersi agli idoli della materia, del piacere e del denaro. Il mistero divino è considerato un dono che mette l’uomo in contatto con il divino e offre una nuova prospettiva sulla vita, a patto che l’uomo accetti questo dono.

Padre:

E’ l’espressione che intende la figura di Dio come Padre, che rappresenta l’origine di ogni generazione e iniziativa d’amore. Gesù stesso ha insegnato ai suoi discepoli a rivolgersi a Dio con il nome di Padre, che sottolinea la Sua grandezza e superiorità, ma anche la Sua vicinanza e tenerezza verso l’umanità. Questa fede in Dio Padre permette di rifiutare l’atteggiamento secolarizzato che esclude Dio dalla vita quotidiana e di trovare forza nelle difficoltà grazie alla figura paterna che ci ha dato una famiglia e una sicurezza.

Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili:

Con questa espressione si intende la fede nella onnipotenza di Dio come creatore di tutto ciò che esiste nel mondo e il fondamento di tutti i divini progetti di salvezza, culminanti nell’Incarnazione e nella Risurrezione del Figlio di Dio. L’impegno dell’uomo è quello di non distruggere la Creazione e di vivere in gratitudine per tutto ciò che Dio ha creato.

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: con questa espressione si sostiene che chiamare Gesù “Signore” significa riconoscere la Sua divinità, poiché questo titolo nella Bibbia è normalmente attribuito a Dio Sovrano. Gesù stesso ha rivelato la sua sovranità divina attraverso il suo potere sulla natura, sui demòni, sul peccato e sulla morte, in particolare con la sua Risurrezione. Conoscere e seguire Gesù è la via per conoscere Dio, poiché Egli è l’immagine del Dio invisibile e ha fatto tutto ciò che esiste. Gesù è l’Unigenito e chiunque pretenda diritti divini è un anticristo. La salvezza si trova solo in Gesù, il cui nome è al di sopra di ogni altro nome.

Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato della stessa sostanza del Padre: Con questa espressione si sostiene che Cristo non è una creatura, ma è generato da Dio come Dio, come Seconda Persona della Trinità. Egli è la Luce che dà la vita e non contiene traccia di male, e chi nega la Sua completa divinità e umanità invalida la Sua morte redentrice e la Sua Risurrezione. La medesima adorazione che viene tributata a Dio viene anche data all’Agnello, Cristo, nell’Apocalisse e come affermato da San Pietro e San Paolo. La creazione è stata attuata tramite la Parola di Dio, il Suo pensiero, e Cristo è il Verbo stesso di Dio. Quindi, ogni creatura esiste grazie a Lui e riflette la gloria del Figlio, portando a conoscere la Trinità.

Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo: con questa espressione si sostiene che l’incarnazione del Figlio è avvenuta per riconciliare noi peccatori con Dio, per farci conoscere il suo amore infinito, per essere il nostro modello di santità e per farci partecipi della natura divina. Gesù ha usato il termine “salvezza” molte volte nel suo insegnamento, e la salvezza è un dono che può essere accettato solo da coloro che si sforzano di porre le loro mani svuotate di ogni orgoglio e sicurezza verso Dio. La fede cristiana non è una religione, ma un movimento dell’uomo verso il Dio che si rivela, attraverso il quale l’uomo accoglie ciò che gli viene rivelato dall’unica Parola di Dio, indipendentemente dalla cultura e dalle esperienze di provenienza.

E per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo: con questa espressione si afferma che l’Incarnazione è il Mistero dell’unione della natura divina e umana nell’unica Persona divina del Verbo, Cristo, e che Cristo si è fatto carne per realizzare la nostra salvezza. L’Incarnazione è avvenuta per opera dello Spirito Santo nel grembo della Vergine Maria, che è rimasta Vergine prima, durante e dopo la nascita di Cristo. Maria è Madre di Dio perché è madre di Gesù, che è Dio, e perché ha compiuto la volontà di Dio. L’Incarnazione del Figlio di Dio è una delle affermazioni basilari della fede cristiana, e ogni spirito che riconosce Gesù Cristo venuto nella carne è da Dio.

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, mori e fu sepolto: con questa espressione si sostiene che il Mistero pasquale, che include la passione, morte, risurrezione e glorificazione di Cristo, è al centro della fede cristiana. Cristo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti e per compiere il disegno di salvezza del Padre. Gesù è stato crocifisso e ha conosciuto una vera morte, ma la sua morte ha un significato salvifico. La morte di Cristo insegna all’uomo ad accettare la morte come parte della vita e come preparazione per la vita eterna. Il Simbolo degli Apostoli menziona anche la discesa di Cristo agli inferi, dove ha raggiunto i giusti che aspettavano il loro Redentore per accedere alla visione di Dio. In questo modo, anche i giusti che sono morti prima di Cristo sono stati salvati da Lui.

Il terzo giorno è Risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre: con questa espressione si afferma che la Risurrezione di Gesù è la verità culminante della fede cristiana e rappresenta una parte essenziale del Mistero pasquale. La Risurrezione conferma la divinità di Cristo, realizza tutte le promesse divine a nostro favore e rappresenta il principio della nostra giustificazione e della nostra Risurrezione. La Risurrezione è il culmine dell’Incarnazione e la conferma di tutto ciò che Gesù ha fatto e insegnato. La Risurrezione è confermata dalle Scritture e rappresenta la vita che Gesù ha liberamente offerto. La Risurrezione di Gesù è diversa dalla resurrezione di Lazzaro e degli altri, poiché Gesù è risorto in un corpo incorruttibile e spirituale. La Risurrezione è completata dall’Ascensione di Gesù al cielo e dalla sua intercessione in nostro favore presso il Padre.

Di nuovo verrà nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine: con questa espressione si afferma che la venuta gloriosa di Cristo avverrà con la Parusia (la seconda venuta di Cristo, dal greco parousía, “presenza”) e l’ultimo Giudizio, che segneranno il trionfo definitivo di Dio e l’inizio del Regno di Dio per l’eternità. Cristo giudicherà tutti gli uomini sulla base delle loro opere e ogni uomo sarà colmato di vita o dannato per l’eternità. La comunità cristiana vive in attesa di questa venuta e nella celebrazione eucaristica gioisce nell’attesa. Il credente che obbedisce a Gesù può rimanere in pace anche se condannato dagli uomini, mentre chi rifiuta il dono dell’amore di Dio e di Gesù rimane privo di salvezza e immerso nella schiavitù della corruzione.

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita: con questa espressione si descrive lo Spirito Santo come la terza Persona della Trinità, che viene chiamato anche Spirito Paraclito (Consolatore, Avvocato) e Spirito di Verità. Lo Spirito Santo è Dio stesso, una Persona divina distinta dal Padre e dal Figlio, che dà la vita sia al Figlio di Dio nel grembo di Maria che a noi attraverso la vita divina nel nostro corpo, tempio dello Spirito. Nel Nuovo Testamento, lo Spirito Santo viene indicato con innumerevoli nomi e simboli. Credendo nello Spirito Santo, l’uomo si affida alla sua guida, rinunciando agli spiriti del mondo che lo trattengono nella schiavitù della materia e dell’egoismo, e viene elevato ad accogliere Gesù, unica salvezza.

Procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti: Il testo afferma che Gesù chiede lo Spirito Santo al Padre e il Padre lo manda nel Nome di Gesù, affinché noi possiamo ricevere la nuova vita di figli di Dio. Lo Spirito Santo ci porta a dare gloria al Padre e al Figlio, e a volerli conoscere con spirito di verità. La Scrittura ci parla di Cristo, che è il centro della rivelazione divina, e lo Spirito Santo porta le profezie dell’Antico Testamento a pieno compimento in Cristo, rivelando il suo mistero nel Nuovo Testamento. Il termine profeti si riferisce a coloro che sono stati ispirati dallo Spirito Santo per parlare in nome di Dio. Lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio e quando Padre e Figlio ricevono gloria, quella gloria va anche allo Spirito Santo.

Credo la Chiesa, Una: con questa espressione si afferma che la Chiesa è l’assemblea di quanti, per la fede e il Battesimo, diventano figli di Dio, membra di Cristo e tempio dello Spirito Santo. L’unica Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa Cattolica, governata dal successore di Pietro e dai Vescovi in comunione con lui, e solo attraverso di essa si può ottenere la pienezza dei mezzi di salvezza. La Chiesa è una sola, perché ha come origine e modello l’unità di un solo Dio nella Trinità delle Persone, ha come fondatore e capo Cristo e come anima lo Spirito Santo. La frase sottolinea l’importanza dell’unità della Chiesa, che sta lentamente recuperando la propria unità, secondo la volontà di Dio e per Sua gloria.

Santa, Cattolica e Apostolica: con questa espressione si afferma che la Chiesa è santa perché Dio Santissimo è il suo autore, Cristo ha dato Sé stesso per santificarla e lo Spirito Santo la vivifica con la carità. La santità è la vocazione di ogni suo membro e il fine di ogni sua attività. Nonostante le cadute dei suoi membri, la santità della Chiesa è la sorgente della santificazione dei suoi figli. La Chiesa è anche cattolica, ovvero universale, perché Cristo è il capo del corpo che è la Chiesa e la Chiesa è inviata in missione a tutti i popoli in ogni tempo e a qualsiasi cultura questi appartengano. La Chiesa è apostolica perché fondata sulla testimonianza di fede dei dodici Apostoli e possiede e trasmette tutta e sola la fede degli Apostoli. La Chiesa è fondata sulla roccia degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.

Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati: Con questa frase si afferma che il Battesimo è un sacramento che costituisce il credente come membro del popolo di Dio e che è insegnato da Cristo stesso come essenziale per entrare nel regno di Dio. La professione di un solo Battesimo esprime la volontà di unirsi solo al Dio Trinità con il Battesimo dell’unica Sua Chiesa. Non ha senso ripetere il Battesimo né cercare altri falsi battesimi o iniziazioni. Tutti i cristiani, anche i neonati, hanno bisogno di essere liberati dal potere del Maligno e trasferiti nel regno della libertà dei figli di Dio. Il perdono dei peccati è possibile solo attraverso il Battesimo e la misericordia di Dio.

Aspetto la Risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà: con questa espressione finale si afferma che il cristiano non scompare nella morte, ma attende una risurrezione che lo porta alla vita più vera e all’eterno tesoro. Questa attesa deve condurre l’uomo a vivere con responsabilità i suoi giorni, perché tutti renderanno conto a Dio. La vita eterna è un dono di Dio che fa crescere in serietà e serenità per lo sviluppo di una vita umana veramente completa. Dopo il giudizio finale, l’universo sarà liberato dalla corruzione e parteciperà alla gloria di Cristo con l’inaugurazione di nuovi cieli e una terra nuova. In questo modo, si raggiungerà la pienezza del Regno di Dio e Dio sarà “tutto in tutti”.

Amen: la parola ebraica “Amen” viene utilizzata nella Sacra Scrittura, nelle preghiere del Nuovo Testamento e nella liturgia della Chiesa come un “sì” fiducioso e totale a quanto si è professato di credere, fidandosi completamente di Colui che è l’Amen, ovvero Cristo Signore, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio.

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