I “filosofi” del racconto del Mago di Oz

«Io chiederò lo stesso un cervello invece del cuore» disse lo Spaventapasseri «perché uno stupido non saprebbe che farsene di un cuore, anche se ne avesse uno».
«Io prenderò il cuore» replicò il Boscaiolo di Latta «perché l’intelligenza non rende una persona felice, e la felicità è la cosa più bella del mondo».

– Il Mago di Oz

Le due frasi che abbiamo menzionato dal famosissimo “Mago di Oz” presentano una riflessione sul rapporto tra intelligenza e felicità, e sottolineano l’importanza di equilibrare razionalità ed emotività nella vita. Vediamo qualche riflessione che possiamo estrarre da queste 2 frasi:

Nella prima frase, lo Spaventapasseri afferma di preferire un cervello (rappresentante dell’intelligenza) al cuore, suggerendo che una persona stupida non saprebbe cosa farsene di un cuore, nonostante ne possieda uno. Questa frase potrebbe essere interpretata come una critica all’intelligenza senza emozioni o alla razionalità che trascura l’importanza delle emozioni e della sfera emotiva nella vita di una persona. Sottolinea che la sola intelligenza non basta per comprendere e apprezzare appieno il significato delle emozioni e delle relazioni umane.

Nella seconda frase, il Boscaiolo di Latta dichiara di preferire il cuore rispetto all’intelligenza, sottolineando che l’intelligenza non è sufficiente per rendere una persona felice. L’accento viene posto sulla felicità come il bene supremo, indicando che non è raggiunta solo attraverso l’intelletto, ma richiede un coinvolgimento emotivo e la capacità di connettersi con gli altri. La richiesta del Boscaiolo di Latta mette in evidenza l’importanza dell’equilibrio tra ragione ed emozione e suggerisce che la felicità deriva dalla capacità di coltivare relazioni significative, esperienze positive e benessere emotivo.

I nostri due “filosofi” ci suggeriscono che l’intelligenza da sola non garantisce la felicità e che l’equilibrio tra razionalità ed emotività è fondamentale per vivere una vita appagante. Ciò implica che sia l’intelletto che il cuore, ossia la capacità di pensare razionalmente e di connettersi emotivamente, svolgono un ruolo cruciale nella ricerca della felicità e del benessere psicologico.